Benvenuti nel mio mondo fatto di fili. Il lavoro è arduo, ma ogni tanto cercherò di scrivere qualcosa. Vi consiglio di leggere tutti i miei passaggi così da tenervi informati. Se volete commentare fate pure. L'importante è che ci sia sempre un nome per distinguervi e che siate corretti.


Per la Policy dei Cookie cliccate qui

lunedì 31 gennaio 2011

3) Seconda annotazione

Ogni tanto mi rilasso in luogo che per me è casa.









Mi piace immergermi, sentire la melma che sale, sale su di me e mi copre come una madre amorevole piena di attenzioni e poi alzarmi, sentirmi come fiore che cresce.
Non so perché, ma mi fa sentire bene soprattutto dopo giornate di lavoro a sciogliere e districare fili. Sono i miei soli attimi di pace, brevi, brevissimi però lì il tempo si azzera.
Non posso mai staccare: dicono che se lo faccio, il mondo crollerebbe e i fili s'intreccerebbero, le armonie diverrebbero solo rumori di fondo.
Questo lo dicono loro e se è vero non lo so.
Adesso voglio leggere in una goccia d'acqua tutto il mondo che si specchia.

sabato 29 gennaio 2011

2) Prima annotazione

Un filo. Due fili. Ma quanti ne possiede?
Sono qui che sto districando i fili e non è un'impresa facile: se non sono sciolti, il suono non scorre perfettamente, non vibra alla perfezione.
Sono responsabile delle armonie di tanti corpi. Vengono da me creature di ogni tipo: uomini con la gola aperta che invocano aiuto, uccelli dal becco enorme e a volte mi sembra che vogliano ingoiarmi, che vogliano che io faccia parte di loro.
Alcuni mi assaggiano, ma so troppo di veleno e poi se mi mangiano, morirebbero e questo loro lo sanno bene. Se mi mangiano non ci sarà più nessuno a districare i fili perché sono l'unica a farlo.
Tutti vengono da me prima o poi e io conosco le loro storie: sono i fili a raccontarmele, so i segreti di ognuno eppure sono solo una bambina o almeno ne ho l'aspetto anche se chi mi guarda rimane sconcertato dalla forma.
Dicono che assomiglio a un ragno. L'avete mai visto un ragno?
Ebbene ho un busto strettissimo che si allarga in un ventre ampio e infinito.
Mi dicono che se mantengo questa forma anche in età adulta sembrerò una madre che ha abbastanza spazio per partorire una moltitudine di bambini, ma nessun latte per allattarli. Sembrerei una che sforna figli per poi non accudirli. Non saprei che dire.
Comunque sono serena: so che non diventerò mai adulta. Me l'hanno detto subito.
Io sono Aulonia.

venerdì 28 gennaio 2011

1) Premessa

Un giorno un ragno cadde su un fior di loto.
Il ragno, gentilmente e prontamente, si scusò e il fior di loto gli rispose: Non scusarti, anzi mi fa piacere che tu non sia caduto in acqua. Saresti potuto annegare. -
Il ragno alzò il viso e rimase abbagliato dalla bellezza del fior di loto, da quella corona di petali che gli sembrava di parlare con una divinità. Il fior di loto si accorse di questo silenzio e chiese al ragno: Perché taci? per caso ti ho offeso? -
No anzi - rispose il ragno - sono imbarazzato da tanta bellezza e gentilezza nei miei confronti. Di solito chi mi guarda, scappa e urla così forte anche se non ho fatto niente a loro. -
Suvvia, non rattristarti. Vivi così a contatto con gli umani che hai finito per farti influenzare - disse il fior di loto accarezzando il ragno con un suo petalo - E poi noi siamo simili. -
- Simili?! - ribatté il ragno - Come possiamo noi due essere simili. -
-  Sì, simili - rispose serenamente il fior di loto - perché tu tessi la tua ragnatela che viene considerata la rete dell'Universo, mentre io ne sono il fiore. E poi tu mi guardi così allo stadio completo, ma devi sapere che io nasco dallo "sporco" fango e per arrivare fin qui, ho attraverso quest'acqua paludosa. Quindi io e te siamo simili. -
Il ragno, commosso da tutta questa benevolenza, abbracciò il fior di loto e chiese: - Posso fare qualcosa per te? -.
E il fior di loto rispose sorridendo: -Sì, per favore tessa qualcosa per me.-
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...