Benvenuti nel mio mondo fatto di fili. Il lavoro è arduo, ma ogni tanto cercherò di scrivere qualcosa. Vi consiglio di leggere tutti i miei passaggi così da tenervi informati. Se volete commentare fate pure. L'importante è che ci sia sempre un nome per distinguervi e che siate corretti.


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venerdì 22 aprile 2011

17) Diventare Umana?!

"Io diventare Umana?!" chiedo allibita.
"Sì, mia cara. Non è questo il tuo desiderio?"
"No e non è neanche l'ultimo!"
"Perché parli così? Finalmente saprai chi sei."
"Non è questo il punto. Io non voglio diventare Umana!"
"Ma così potrai amare."
"Posso amare rimanendo così come sono. L'amore non è solo degli Umani, non appartiene solo a loro. L'amore è della Terra."
"Sì, però..."
"E poi parlano, parlano. Discutono di cose talmente sciocche non rendendosi conto delle cose veramente importanti. Le perdono, le vedono svanire. Stanno lì a interrogarsi sul significato della vita e poi non la vivono. Io non ho nessunissima intenzione di diventare un'Umana."

L'emozione è così forte che la mia voce trema.

"Aulonia, tu stai piangendo?"
"Non è niente." rispondo ma non è vero: ho rinunciato alla mia attività, mi sono fatta trapiantare degli occhi nuovi per poter vedere l'infinito e ora eccomi...

Loro non sanno neanche cos'è l'infinito!!!

Il mio grido ha fatto tremare anche l'acqua dello stagno. Trema però poi mi sembra che sorrida.

"Io sono contenta così come sono anche se non so cosa sono." dico allo stagno e la mia impressione di prima sembra che sia reale.



"Oh Aulonia" sussurra sorridente Araluen "sentendoti adesso posso dire che sono davvero felice di averti generato."

...


Madre?!

mercoledì 20 aprile 2011

16) Il tempo

Perché il tempo è così?
Qualche secondo fa per me era inverno, gelavo dal freddo e ora vedo invece i fiori sbocciare. Cosa succede?

"Vai all'Araluen."

La sua voce sta diventando sempre più fioca come se avesse i suoi ultimi rantoli di respiro: il mio corpo la sta assorbendo.
E' difficile trovare l'Araluen ora che mi trovo in questo stadio quindi mi baso sul mio istinto.

Eccolo l'Araluen anche se mi sembra più spento.

"Araluen?!". La mia voce esce a fatica.
"Chi sei?" mi chiede serenamente l'Araluen.
"Sono Aulonia."

Un attimo di silenzio.

"Benvenuta Aulonia, cosa ti turba?"
"Qualche secondo fa i fiori erano coperti di neve e ora invece li vedo sbocciare."
"Aulonia cara, anche il tuo tempo prima era così, schizofrenico, basato sull'attimo, ma tu non te ne accorgevi perché andavi a pari passo. Ora invece sei nel tempo degli Umani, scandito, regolato. Però il tuo corpo si ricorda del tempo che vivevi un tempo mentre la tua testa vede questo nuovo tempo per la prima volta. E' naturale che tu ne sia turbata, ma non ti preoccupare perché fra un attimo finirà."
"Che cosa vuol dire?"
" Vuol dire che ti stai trasformando in un'Umana."




Che cosa?!

sabato 16 aprile 2011

15) Nascere sulla Terra

Nascere sulla Terra, che vuol dire?
"Vuol dire che ora la Terra è il tuo luogo."
Perché prima qual era?
"Era sempre la Terra però eri in un altro stadio."
Ora invece che stadio sono?
"Sei allo stadio di terrestre."

Terrestre. Che strana parola. Nella bocca suona di rancido. Non ha armonia.

"Non fidarti di queste sensazioni. Spesso sono ingannevoli."
Ma dimmi, piccola voce. Ora che farò? Che aspetto avrò? Quanto vivrò?
"Questo, piccola Aulonia dovrai scoprirlo da sola. Osserva la Natura che nasce, cresce, muore e rinasce. Da Lei imparerai. Sarà Lei ora la tua Maestra."
E del mio lavoro, che cosa ne sarà?
"Ora sarà la Vita il tuo maggior impegno, la Vita nei suoi molteplici aspetti, nella gioia e nella sofferenza. Onora questo impegno. Onora la Vita che ti è stata concessa. Onora ciò che ti è stato dato e ciò che darai."
Va bene, se lo dici tu.
"Ora anch'io finalmente potrò nascere."

Sento il mio corpo spaccarsi. E' come se qualcosa mi stesse possedendo e mi stesse frantumando. Guardo un albero. I boccioli di fiori sono spuntati nonostante la corteccia. E' quello che sta succedendo anche a me.








Aspetta un attimo. Quanto tempo è passato dalla neve?

mercoledì 13 aprile 2011

14) L'arrivo della neve

Il freddo che ho provato fino a poco fa era solo un indizio: preannunciava la neve.
Per me non è mai stato un problema, non ho mai provato freddo. L'essere una creatura unica mi permetteva di non avere freddo, di non avere fame e sete.
Eccola la neve. E' piccola, ma talmente potente. Non basta tutto il calore che ho nel corpo, tutta la mia energia per sconfiggerla.
Sembra così calma mentre cade. Forse è così sicura del suo potere che se la prende comoda.
Come faccio ora? Nessuno mi aveva detto niente di questo posto e di questa strana cosa bianca.

Ho freddo e sto gelando. I miei capelli sembrano essere diventati d'acciaio e la mia pelle sta formando dei crateri. Giro, giro, cercando qualcosa, un riparo.
Niente da fare.

Piccola voce, mi senti. Ho bisogno del tuo aiuto. Mi trovo completamente inesperta in questo mondo nuovo. Ho bisogno di te.

"Apri gli occhi."

Ubbidisco.







Che meraviglia!
Ma io lo riconosco questo mondo. E' il mio.
Pensavo che fosse un mondo straniero, ma è sempre il mio.

Che cosa è successo allora?


"Sei nata sulla Terra."

venerdì 8 aprile 2011

13) L'abbandono

Piccole gocce spruzzano sul mio viso.
Sono gelate, sembrano gocce di una fontana zampillante, una di quelle nascoste nei meandri di una foresta. Quelle piccole gocce bastano a svegliarmi.
Mi desto e mi accorgo che qualcosa è cambiato. Dove sono le voci che allegramente accompagnavano l'aria? Dove sono i profumi così vivi che ti sembrava di vederli? Tutto appare così muto e silenzioso. Sento il vento, ma non è così nitido. Non sembra dire niente.
Il cielo è come lo vedevo, ma non sento niente. Mi sembra di non essere più accordata con le sue voci.






Che cosa è successo?
Mi ricordo che ero andata all'Araluen (ho saputo il nome solo poco fa) e qualcosa mi ha afferrato.
Ricordo varie sensazioni, ma non avevo paura perché sapevo che la mia piccola voce c'era sempre.
A proposito: dov'é? Dov'è quella voce gentile che mi ha sempre accompagnato da quando ho cambiato gli occhi?
Dove sei? Appari, perfavore.


Niente, mi ha abbandonato.
Qua tutto sembra che mi abbia abbandonato.

Non mi sono mai sentita così, così... sola.
Sapevo di essere come in una ragnatela: ogni filo è collegato ad un altro e le estremità sono importanti quanto il centro.
Però adesso...


Per la prima volta ho fame e freddo.
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