Se hai un problema, và dal Chirurgo.
Qui dove sono io c'è uno come me, ma mentre io districo fili, lui li utilizza per cicatrizzare.
Abbiamo diversi compiti, diverse menti, ma ci intendiamo benissimo per questo posso andare da lui direttamente.
Però, lui a differenza di me, può staccare dal suo lavoro ed io oggi ho commesso la mia prima infrazione.
"Ciao Chirurgo."
"Ehilà, come va?"
"Bene..."
"Aspetta un attimo. E il tuo lavoro?"
"E' proprio di questo che voglio parlare. Vedo cose, percepisco suoni e rumori, ma non riesco ad afferrarli e non so come fare. Tu puoi aiutarmi?"
Il Chirurgo ci pensa un po' e poi...
"Sì, potrei fare qualcosa però qui non si tratta di cicatrizzare qualcosa, ma di sostituire gli occhi."
Momento di pausa. Sostituire gli occhi? Ma si può fare?! Io mi fido di lui però... Ho paura.
Tentenno.
"Ok. Fà quel che devi fare."
Il Chirurgo si mette i guanti: i nostri veleni sono come il sangue per gli umani e se si mescolano, potremmo intossicarci.
Penso ai miei occhi e a quello che hanno visto finora. Mi chiedo come sarò cambiata dopo la sostituzione. Ma chi c'è dietro questi occhi? Chi è che vede?
Basta! Non devo pensare.
Non so se il Chirurgo mi ha iniettato qualcosa, ma non percepisco niente.
Guardo in alto il cielo: fra un po' non lo vedrò più.
3 commenti:
Mi è venuta in mente una citazione di Marcel Proust:
" Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi".
Possibilmente senza passare per un trapianto.
Buon inizio settimana!
Dony
Naturalmente qui è portato all'estremo :)
Ma gli occhi sono specchio dell'anima, come può farseli sostituire!
No, Aulonia, fermati!
Troppo tardi... Passo al prossimo post perché sono un po' preoccupata per questa cosa!
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