Ci sono certi bambini che non vogliono crescere. Ne ho sentito parlare. Sono come creature dispettose, pronte a ridere di tutto, di se stessi, degli altri, del mondo intero, ma alla fine si sentono tremendamente soli.
Muoiono se non c'è qualcuno che sta accanto a loro, appassiscono. Sono come degli eterni boccioli di rosa, troppo testardi nel non voler aprire i petali.
Vivono un'eterna giovinezza.
Mi chiedo se sia giusto, mi chiedo se sia davvero questo crescere.
Ora sto incontrando uno di questi esemplari.
Eccolo.
Non sembra che abbia pianto.
E' spavaldo e la luce lo contorna.
E' proprio come lo raccontano.
"Ciao."
Mi guarda ancora e non dice niente. Provo a dirgli il mio nome. Forse mi dirà il suo.
"Ciao. Io sono Aulonia."
Niente ancora. Non so davvero cosa fare.
"Ehm, ciao. Scusami, ma mi sembra di aver sento piangere qualcuno. Eri tu?"
Mi guarda ancora fisso negli occhi. La sua insistenza mi imbarazza.
"Vedi... Io credevo che avessi bisogno di aiuto. Ma ora vedo che non ce n'è bisogno. Scusami. Io vado."
Vorrei andare, ma non riesco.
"Potresti, ehm, dire il tuo nome?"
"Non me lo ricordo più."
2 commenti:
Benvenuta. Io potrei aprire un asilo. Baci
Secondo me è Peter Pan! Ma forse è troppo scontato, vista la capacità di questi post di sorprendere!
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