"Aulonia..."
L'odore dell'acqua è penetrante, ma non riesco ad abbandonare lo sguardo di quella creatura spaventata.
"Aulonia, guardami..."
Mi volto ed ecco davanti a me Selace. In quel momento non è la paura che ho verso di lei a impadronirsi di me, ma una profonda malinconia.
E' solo un attimo e quando mi rivolto verso il bambino demone, ecco che lo vedo sparire davanti a me.
Sta ancora sorridendo, ma io sento che la malinconia sta sgorgando senza fine.
"Aulonia..."
La voce di Selace è penetrante come sempre.
"Aulonia, ci sono delle cose che devo dirti, delle cose che ti riguardano."
6 commenti:
Cose? Quali cose? Cosa deve dirti? Uffi, sono sempre così questi post, mi abbandonano sul più bello.
P.s. Non si dice "non è la paura che ho verso di lei a impadronirmi", ma "non è la paura che ho verso di lei a impadronirsi di me".
Grazie mille.
Non ti preoccupare. Non farò aspettare tanto.
Ormai sono curiosa, ma attenderò il tempo necessario!
Che belle sensazioni, a volte sembra di essere sommersi nell'acqua e poi subito dopo, lanciati in aria tra le nuvole. Bello, ci sento del surrealismo, il teatro dell'assurdo, quello sperimentale e mi piace come gestisci le parole anche all'interno dello spazio. Non dovrebbe concludersi mai la storia di Aulonia e chissà, forse sarà così. Complimenti! Ovviamente ti ho inserito nel mio blog roll.
Grazie mille. Non so se la storia di Aulonia finirà. Per il momento non credo, ma di certo non finirà così ;)
Carissima torno a ritrovarti ed entro nel mondo di Aulonia, vivo di sensazioni e suggestioni questo incontro e con delicatezza vorrei seguire il fluire delle lacrime e su una foglia navigare con lei fino al Mare.. : ) Mary
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